martedì 19 aprile 2016

A2DA: VUOI CONOSCERE MEGLIO TUO FIGLIO? COMINCIA DA TE! ...

A2DA: VUOI CONOSCERE MEGLIO TUO FIGLIO? COMINCIA DA TE! ...: VUOI CONOSCERE MEGLIO TUO FIGLIO? COMINCIA DA TE! Cos’è veramente la  crescita ? Come puoi conoscerti meglio per poi educare in maniera p...

VUOI CONOSCERE MEGLIO TUO FIGLIO? COMINCIA DA TE! Fonte Alessandro

VUOI CONOSCERE MEGLIO TUO FIGLIO? COMINCIA DA TE!

Cos’è veramente la crescita? Come puoi conoscerti meglio per poi educare in maniera più semplice, diventando consapevole di processi che sono spesso inconsci?
Oggi voglio parlarti di come vivere nel modo migliore il tuo ruolo di genitore, permettendo a tuo figlio di vivere al meglio possibile la sua vita.
Conoscere meglio la tua personalità ti permetterà di capire maggiormente i comportamenti di tuo figlio e ti aiuterà, se seguirai i prossimi punti, a diminuire notevolmente i conflitti.
Come al solito non ho l’obiettivo di insegnarti qualcosa, voglio solo portarti degli spunti diRIFLESSIONE. E’ ovvio che queste cose funzionano, ma poi sta a te mettere in pratica.
E farò tutto questo attraverso dei semplici esempi, basati su una teoria psicologica ormai conosciuta da anni ma che fin troppo spesso viene tralasciata: l’Analisi Transazionale. Ovviamente non ti spiegherò tutta la teoria, ma ne prenderò solo alcuni spunti, sia perché è molto elaborata e dettagliata, sia perché esistono numerosi libri tra cui puoi scegliere per approfondirla (e ne vale la pena!).
L’ANALISI TRANSAZIONALE (teoria psicologica creata negli anni ’50 da Eric Berne) ha verificato che nella personalità umana esistono tre differenti stadi, che per semplicità possiamo chiamare “caratteristiche”:
  • BAMBINO
  • ADULTO
  • GENITORE
Questi stadi non sono legati all’età ma, come detto prima, sono legati a caratteristiche della personalità. Ad esempio un bambino può manifestare la caratteristica del genitore e viceversa.
Mi raccomando: non esistono stati buoni o cattivi, esistono semplicemente delle caratteristiche e, soprattutto, abbiamo bisogno di tutti e tre questi aspetti per essere in equilibrio!
Andiamo ora a vedere stadio per stadio le rispettive caratteristiche.
BAMBINO: ogni essere umano ha dentro di sé lo stadio del bambino . Il bambino è quella parte di noi che desidera e vuole tutto e subito; ma anche che “si butta”, non ha giudizio – e non si giudica- e, fondamentalmente, si diverte. Quindi in questo stato le risposte sono in buona parte emotive. “Viviamo” questo stadio quando usiamo parole come “ci provo”, “voglio” oppure quando abbassiamo la testa, ridiamo a crepapelle (insomma, quando viviamo in libertà).
ADULTO: è lo stadio in cui tendiamo ad analizzare tutto quello che capita. In questo stato si usa molto la razionalità: si raccolgono le informazioni e poi si valutano, prendendo in esame i pro e i contro. Diciamo che è uno stato in cui predomina l’equilibrio e, infatti, si trova in mezzo agli altri due.
GENITORE: questo stato lo sviluppiamo fin da piccoli quando assimiliamo i comportamenti e gli atteggiamenti dei nostri genitori. Attenzione però: questo è esattamente lo stato che inconsciamente ogni genitore mette in atto con i propri figli, ovvero replica i comportamenti che ha imparato fin da piccolo. Se si vive costantemente in questo stato si può dar vita a numerose difficoltà relazionali, visto che i tratti distintivi sono l’essere “giudici”, usare parole come “devi”, “sempre” “obbligo”. Nello stato del genitore non sbagliamo mai, quindi non accettiamo nemmeno la critica. E’ di gran lunga il più comodo, anche perché ci si può nascondere dietro la frase “sono fatto così”. Infatti in questo stato si tende a replicare qualcosa che si è imparato molti anni prima.
Ognuno di quegli stati si ri-suddivide ulteriormente e ci dà l’idea più profonda di quali siano i tratti della nostra personalità.
Voglio vederli assieme a te, ricordandoti che in questa nuova suddivisione vedremo dei comportamenti sia positivi che negativi che vengono messi in atto.
L’unico stato che non ha ulteriori sfaccettature è quello dell’adulto, da cui partiremo.
L’ADULTO ha come aspetti positivi:
  • Muoversi per raggiungere risultati;
  • Ragionare per obiettivi;
  • Raccogliere informazioni prima di parlare o fare azioni;
  • Riflettere in maniera approfondita;
  • Cercare di essere lucido e oggettivo.
D’altro canto avere come focus i risultati può avere anche alcuni aspetti negativi, come ad esempio:
  • Fare di tutto per raggiungere gli obiettivi;
  • Riflettere troppo prima di fare;
  • Non tenere troppo conto dei sentimenti;
  • Analizzare i comportamenti degli altri per giustificare i propri.
Lo stato del GENITORE, invece si divide in due sottocategorie (il genitore CRITICO/NORMATIVO e il genitore PROTETTIVO), ognuna delle quali ha caratteristiche diverse.
Il genitore Protettivo ha come aspetti positivi:
  • Essere amorevole e d’aiuto;
  • Tollerante anche verso le differenze;
  • Proteggere gli altri.
Gli aspetti negativi sono, allo stesso tempo:
  • Logorarsi per aiutare gli altri e dimenticare sé stesso;
  • Fare le cose al posto degli altri (ad esempio i compiti per i figli);
  • Proteggere e dare aiuto anche senza che sia richiesto.
Il genitore Critico/Normativo ha come aspetti positivi:
  • Tendenza a far rispettare le regole in modo fermo;
  • Porre regole per proteggere la vita degli altri.
La parte negativa della faccenda invece è questa:
  • Tendenza ad avere pregiudizi;
  • Facilità a criticare fino ad arrivare alla minaccia, anche fisica;
  • Repressione della libertà.
Andiamo a vedere ora le 4 caratteristiche dello stato del bambino (NATURALECREATIVO,ADATTATO SOTTOMESSO E ADATTATO RIBELLE).
Punti positivi del BAMBINO ADATTATO SOTTOMESSO:
  • Non ha complessi;
  • Rispetta gli altri e le regole.
Punti negativi:
  • Può essere confuso, timido, fin troppo prudente;
  • Può non fare le cose per paura di essere criticato.
Punti positivi del BAMBINO ADATTATO RIBELLE:
  • Reagisce se le regole sono poste in modo duro;
  • Risponde se aggredito;
  • Non accetta le regole, ma solo quelle che lo fanno sentire in pericolo.
Punti negativi:
  • Tende a sfidare;
  • Spesso si trova in mezzo a conflitti;
  • Può avere reazioni esagerate.
Il BAMBINO CREATIVO invece, ha di positivo il fatto che:
  • E’ curioso;
  • Ha voglia di imparare;
  • Ha intuizioni;
  • Immagina tantissimo;
  • Esce con facilità dagli schemi classici.
Di contro di negativo può succedere che:
  • Inventi bugie;
  • Si distragga facilmente;
  • Può inventare situazioni che non esistono realmente.
Veniamo ora al BAMBINO NATURALE, che ha come aspetti positivi il fatto che ride, sta bene da solo e anche con gli altri e non ha complessi. L’aspetto negativo è che tutto quello che ha di positivo lo fa anche non considerando cosa vogliono gli altri.
Ora, quello che mi auguro che tu faccia è pensare a queste categorie come uno spunto ulteriore per conoscerti ed è obbligatorio – altrimenti ti “sgrido”!- che questo non sia invece uno stimolo a creare ulteriori etichette (come se non bastassero quelle che ci sono).
Ho scritto questo articolo, questa volta un po’ più tecnico degli altri, per darti un piccolo strumento di autovalutazione di come sei tu, non per propinarlo a tuo figlio. Ti servirà per capire quali possono essere alcuni tuoi schemi di ragionamento e potrà velocizzare la comprensione di alcune dinamiche che noti in tuo figlio.
Prova a immaginare quanto può essere più semplice indossare gli abiti dell’adulto in fase di analisi, per poi entrare nella parte bella del genitore e permettere poi a tuo figlio di esprimersi naturalmente per quello che è.
Allenati ad osservare, allenati a sbagliare e a sbagliare però facendo errori nuovi; stupisciti a vedere quanto le cose cambino in poco tempo quando ci si crede davvero. E cogli tuo figlio di sorpresa facendogli notare qualcosa di bello che ha fatto.
Allenati a evitare comportamenti automatici, ma trova strade diverse per crescere assieme a tuo figlio.
E visto che mi piace pensare che il futuro dei ragazzi dipenda anche da genitori più solidi, abbiamo pensato di creare il corso W LA DISLESSIA! per i genitori.
Fonte:
A questo link troverai tutte le informazioni a riguardo: https://www.facebook.com/events/918458048270242/
E ricorda che “I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta.” – Antoine de Saint-Exupéry
A presto!

domenica 10 aprile 2016

A2DA: Corso Tutor per D.S.A.

A2DA: Corso Tutor per D.S.A.: L’Associazione "SOS Dislessia-Onlus" in collaborazione con l'Associazione "L'Albero Maestro" apre le iscrizioni...

Corso Tutor per D.S.A.

L’Associazione "SOS Dislessia-Onlus" in collaborazione con l'Associazione "L'Albero Maestro" apre le iscrizioni al corso di formazione per
“TUTOR per DSA”

 L'Associazione cerca inoltre personale per i nostri corsi C.A.SCO. e SUPER...ABILE gestiti dalla Cooperativa Camelot, in particolare nelle zone di Comacchio, Ostellato, Codigoro, Migliaro-Migliarino, Copparo, Portomaggiore, Cento, Poggiorenatico e Bondeno.

Il corso si svolgerà in 5 giornate e avrà il seguente programma.

- dislessia, disortografia e disgrafia 
- dal testo alla mappa; i compensativi informatici
- le lingue straniere
- la discalculia; "Come può essere così difficile" laboratorio interattivo
- la legge 170 – Diagnosi e PDP (Piano Didattico Personalizzato)

Il corso si svolgerà nei seguenti giorni:



MARTEDI' 26 Aprile - via Bovelli, 7
GIOVEDI' 28 Aprile - via Azzo Novello, 4
MARTEDI' 3 Maggio - via Bovelli, 7
GIOVEDI' 5 Maggio - via Azzo Novello, 4
GIOVEDI' 12 Maggio - via Azzo Novello, 4
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DALLE 14,30 ALLE 17,30
c/o l’Istituto “Bachelet” in via Azzo Novello, n. 4
e in via Bachelet, n. 7 – Ferrara

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PER I CORSI E' RICHIESTO UN CONTRIBUTO DI € 90,00

Per iscrizioni o informazioni inviare una mail a sos.dislessia@gmail.com
Si allega il modulo iscrizione.

Malagutti Valentina
Associazione di Volontariato
S.O.S. Dislessia - Onlus
Sede Legale: Via Ravenna, n. 52 - FE
Sede Operativa: Via Algeria, n. 7 - FE
Cell. 338-7920398
www.sosdislessia-ferrara.it
www.facebook.com/SosDislessiaOnlus

venerdì 1 aprile 2016

News Autismo

La Regione Puglia è tra le prime in Italia ad aver dato attuazione alla legge nazionale n.134 del 18 agosto 2015 "Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie". 
Il regolamento "Rete assistenziali territoriale sanitaria e sociosanitaria per i disturbi dello spettro autistico: requisiti organizzativi, strutturali e tecnologici. Fabbisogno" è stato approvato dalla Giunta regionale il 30 marzo ed è stato presentato a poche ore dalla giornata mondiale della consapevolezza sull'Autismo che si celebra il 2 aprile. "Sono particolarmente contento ed emozionato perchè l'autismo è stata una delle prime grandi questioni delle quali mi sono occupato nella mia funzione di presidente della Regione - ha detto Michele Emiliano in conferenza stampa - Dopo un lungo e proficuo lavoro di collaborazione e condivisione tra gli uffici regionali, le associazioni dedicate dei familiari e il Tavolo regionale per l'Autismo, presentiamo un importante risultato. E per questo voglio davvero ringraziare tutti coloro che sono stati attori proficui di questo percorso. Questo regolamento rappresenta il punto di equilibrio attuale, passibile naturalmente di modifiche nel tempo, ed è un grandissimo passo in avanti nella gestione dell'autismo".  
Con il Regolamento regionale si vuole dare completa attuazione alle Linee guida regionali per l’Autismo ed alla Legge nazionale n. 134/20115, definendo nel dettaglio i requisiti organizzativi, strutturali e tecnologici, nonché il fabbisogno, in termini di servizi e di prestazioni, della rete assistenziale territoriale, sanitaria e sociosanitaria per gli ASD. 
Lavorare e produrre atti amministrativi per predisporre una rete di Servizi per le persone autistiche di qualsiasi età è stato uno dei primi impegni presi dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Servizi non solo per l’età evolutiva, ma anche per gli adulti, poiché l’autismo è una patologia che nella stragrande maggioranza dei casi dura tutta la vita. Ha una diagnosi complessa e necessita dell’applicazione di protocolli diagnostici specifici da parte di professionisti esperti nel settore perché è ancora più complessa la terapia, che, specie in età prescolare e nei casi più gravi, deve essere intensiva, all’interno sempre e comunque di un approccio multimodale e individualizzato sulla singola persona autistica.
Fondamentali per il Presidente, e per l’elaborazione del Regolamento regionale, sono stati anche altri due concetti: l’appropriatezza degli interventi e la messa a disposizione universalistica degli stessi perché l’accesso alle cure deve essere garantito in modo solidaristico a tutti coloro che ne hanno bisogno.

“Noi cominceremo a lavorare sin da subito e in modo determinato nell’organizzare il sistema definito dalla delibera approvata - ha sottolineato Emiliano - Partiamo subito, in modo da non perdere più tempo. Più che arrivare prima, è fondamentale arrivare al risultato. Questo regolamento ci consente di camminare insieme”.
Per Giovanni Gorgoni, direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia, questo “è un percorso costruito veramente intorno alle esigenze del paziente e realizzato attraverso un ascolto inedito delle famiglie e delle associazioni: solo chi vive quotidianamente situazioni di questo tipo ne può rappresentare caratteristiche ed esigenze".  
Tra i principi fondamentali del regolamento e della Rete, sottolineati dal Direttore del dipartimento, ci sono, oltre all’ascolto, i concetti della “personalizzazione dell’approccio diagnostico e terapeutico (con disturbi individuali e specifici), il concetto di continuità tra vita e clinica, tra scuola e vita, tra famiglia e contesto, ma anche tra età anagrafica e il concetto di integrazione interorganizzativa, interistituzionale e multidisciplinare”.

A regime la Rete costerà circa dai 5 agli 8 milioni all’anno. "Il mio augurio è che si tratti di un punto di partenza - ha concluso Gorgoni - dobbiamo continuare a lavorare tutti insieme perchè la strada da percorrere è ancora molta".